Sanità in montagna, la risposta delle donne

Nei giorni scorsi a Castelnovo Monti un gruppo di donne dell’area di centro-sinistra ha avviato un percorso di approfondimento e di confronto sui temi inerenti la sanità, a partire dai servizi che riguardano in modo specifico le donne.

Il gruppo intende vigilare e impegnarsi perché il livello di funzionalità e sicurezza del servizio ospedaliero raggiunto in questi anni non solo sia salvaguardato, ma sappia interpretare i cambiamenti di una domanda sempre più mirata alle specializzazioni. In questa direzione va il progetto di consolidamento dell’ospedale S. Anna appena avviato e che si intende seguire con attenzione.

Negli ultimi mesi, la chiusura del punto nascita ha fatto crescere una preoccupazione da parte degli abitanti in merito alla tenuta dei servizi ospedalieri e territoriali. Per questo il confronto partirà proprio da due punti fondamentali:

  • conoscenza e valutazione del percorso concreto dell’assistenza alla gravidanza e del dopo parto, dalle modalità con cui le donne della montagna potranno essere informate e coinvolte all’interno dei cambiamenti in atto;
  • ruolo del consultorio ed eventuale ampliamento dell’offerta per quel che riguarda la salute della donna anche rispetto a nuove esigenze.

Il gruppo che intende da subito allargarsi e confrontarsi con altre donne, vuole farsi promotore di una serie di incontri di approfondimento per essere in grado di avanzare proposte sulla base di consapevolezze, informazioni dirette e confronti con altre esperienze innovative in altre aree del nostro Paese e affrontare le criticità di fondo del sistema sanitario nazionale come la carenza di professionalità mediche.