Punto nascite di Castelnovo, studiare un modello alternativo

Resta al centro dell’attenzione la vicenda del punto nascite di Castelnovo Monti. Si susseguono incontri di approfondimento e momenti istituzionali di confronto a più livelli. Antonella Incerti, Deputata PD eletta proprio nel territorio montano di Reggio Emilia, ha dichiarato: “La mia proposta è chiara e in campo da tempo. Si tratta di studiare un modello sperimentale e alternativo all’attuale per salvaguardare la sicurezza e la qualità del servizio in zone di montagna come Castelnovo Monti. Una proposta che, come chiarito anche nell’incontro tra parlamentari aperto alla cittadinanza di alcuni giorni fa, deve eventualmente anche partire da un livello nazionale perché deve mettere in discussione l’accordo Stato-Regioni del 2010 che partiva da altri presupposti”.

Una proposta che dovrà dunque passare anche attraverso uno stimolo al Ministero affinché produca una nuova e approfondita analisi sugli ospedali di montagna, per costruire un nuovo modello di ospedale in aree periferiche che sia sostenuto con appositi finanziamenti e anche da una legislazione ad hoc e che consideri le caratteristiche di questo tipo di territori.

Secondo Incerti, comunque, la qualità del servizio e la massima sicurezza delle DONNE sono gli elementi imprescindibili sui quali focalizzare l’attenzione. Oltre naturalmente al generale interesse a continuare a investire e migliorare l’intero sistema socio-sanitario della montagna reggiana, a cominciare – come già annunciato anche dalla Regione Emilia Romagna – dal potenziamento dei servizi dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti.

Altro fattore delicato è sicuramente relativo al personale medico a disposizione: “In questo contesto – aggiunge Antonella Incerti – non va infatti sottovalutata la penuria di personale medico disponibile a raggiungere i centri di montagna per esercitare la professione. Un dato di realtà che va affrontato se si vuole risolvere il problema”.