Piccoli comuni, appello PD: “Legge in attesa di attuazione”

La legge del 2017, nata per incrementare le dotazioni economiche ai piccoli comuni – quelli in zone remote, periferiche, montane o semplicemente lontane dai grandi centri abitati – è ancora in attesa di attuazione completa da parte del nuovo governo.

Un allarme lanciato dal deputato Enrico Borghi (Pd) e sostenuto da altri colleghi tra cui la reggiana Antonella Incerti.

Secondo quanto dichiarato da Borghi in aula è indispensabile sostenere il principio per cui vivere, risiedere, operare nei territori caratterizzata da una polverizzazione amministrativa è una risorsa per il Paese. “Abitare nei piccoli comuni – ha chiarito Borghi – significa svolgere  una funzione anche nell’interesse dell’intera nazione, perché una comunità presente su un determinato territorio montano, rurale, caratterizzato da dissesto idrogeologico, da dispersione demografica, da complessità orografica, consente un presidio del territorio, una tutela dell’ambiente, e consente di potere prevenire dissesti, fenomeni, inurbamenti che costano molto di più alle casse e all’erario rispetto alla permanenza di quella comunità su quel territorio. Si è sancito, cioè, il principio che la residenzialità nei piccoli comuni costituisce una risorsa per la nazione”.

Un principio che potrebbe riguardare anche comuni del territorio provinciale reggiano. Comuni che sono in attesa della pubblicazione dell’elenco e dello stanziamento del fondo, determinato dalla legge nella precedente legislatura, che dovrebbe ammontare a circa 160 milioni di euro.