Piano invasi, Incerti: “Tempi troppo lenti”

Il piano di sviluppo rurale, e in particolare il piano invasi, è stato al centro di un’interrogazione parlamentare condotta dalla Deputata PD Antonella Incerti nei mesi scorsi. Un importante piano da tempo sul tavolo del Ministero dell’Agricoltura, approntato dal governo precedente e in larga parte ancora da attuare.

Proprio da questa necessità è partita l’interrogazione dell’onorevole Incerti che ha sottolineato, anche nella controreplica, la necessità di “procedere in modo veloce all’approvazione dei progetti che lei stesso ha indicato sia nei piani di sviluppo rurale che nei piani agricoltura come nei piani invasi”.

Il piano invasi, in modo particolare, è stato il focus dell’intervento di Antonella Incerti. “Nel piano che è stato licenziato con la nostra legge di bilancio del 2018 – ha dichiarato – c’erano priorità, modi e tempi di realizzazione, c’era il modo di completare gli interventi riguardanti le grandi dighe esistenti ed incompiute”.

Il riferimento è in particolare a “quelle aree a rischio idrogeologico”, dove “il tema della possibilità di utilizzare da parte degli agricoltori la risorsa idrica diventa un fatto di produttività e di competitività di straordinaria importanza”.

La Incerti ha promesso attenzione nel monitorare l’elenco delle opere prioritarie, in particolare ”quelle opere che avevano urgente progettazione, che erano già in fase di progettazione esecutiva, anche perché in effetti, poi, questo piano autorizzava anche 50 milioni di euro proprio per gli studi e la progettazione”.

Secondo la Deputata PD infatti i “i tempi sono stati abbastanza lenti. So che ci sono stati dei problemi a monte anche, quindi che non dipendono direttamente dal Governo, ma credo che anche questa mia sollecitazione serva per far sì che i ritardi, visto che comunque c’erano le disponibilità finanziarie, possano in qualche modo essere superati e avviare le procedure e la graduatoria”.