Buone vacanze, tra dubbi e incertezze

Agosto è appena iniziato e, nell’augurare buone vacanze a chi ha la possibilità di godersi qualche giorno di riposo, vorrei con alcune righe sottolineare alcuni temi di questa stagione politica intensa e difficoltosa sotto molti aspetti.

Sotto l’ombrellone ci andremo quest’anno con tante ansie e preoccupazioni. Il Paese è di fatto “senza governo”, viaggia con il pilota automatico (forse sarebbe meglio dire con il “capitano” automatico) sulle ali di un populismo diffuso, di una demagogia priva di sostanza, di un’azione divisiva e vuota, di una sostanziale assenza di un progetto per l’Italia.

Sui banchi del Parlamento si respira un’aria di rassegnazione ma soprattutto di consapevolezza di quanto i reali problemi di questo Paese non vengano in alcun modo affrontati, sacrificati sull’altare di misure demagogiche che iniziano a scricchiolare e denunciare la loro inconsistenza. I dati sulla crescita zero del Pil nel secondo trimestre 2019, a tal proposito, non ci hanno purtroppo sorpreso: era evidente, dal nostro osservatorio privilegiato, quanto l’azione di governo (o sarebbe meglio dire di non governo) potesse avere ripercussioni negative sull’andamento del sistema Paese.

D’altra parte cosa ci si può attendere da un governo animato da una conflittualità interna senza precedenti nella storia repubblicana. La rottura dei rapporti sulla Tav è solo la punta dell’iceberg di una divisione ormai palese tra Lega e 5 Stelle, la cui convivenza è evidentemente artefatta e dannosa per tutti gli italiani.

Esiste insomma un governo ufficiale, quello guidato dal premier Conte, e uno ufficioso, quello che vede il Ministro Salvini evitare le aule della rappresentanza democratica, ma anche i suoi uffici, per dedicarsi alla campagna elettorale permanente.

Le preoccupazioni si moltiplicano se si pensa alla manovra finanziaria alle porte. Il disinteresse dimostrato fin qui dal governo gialloverde per quanto riguarda scuola, sanità, lavoro – solo per dirne alcuni – cancella ogni speranza di vedere finalmente affrontati temi centrali per quanto riguarda la competitività del nostro Paese. Noi, dai banchi dell’opposizione, faremo una proposta alternativa con la quale cercheremo di dare il nostro contributo, almeno in termini di discussione costruttiva, su quanto sarebbe necessario fare.

IL CASO BIBBIANO

Non posso e non voglio tacere di una vicenda che tutti noi stiamo vivendo con sofferenza e preoccupazione. Parlo ovviamente dell’inchiesta aperta sul sistema degli affidi in Val d’Enza, un’inchiesta di cui si parla – spesso a sproposito – in tutto il Paese e su cui alcune forze politiche hanno ritenuto utile (per chi? Non certo per i minori coinvolti) costruire una becera propaganda politica.

È naturale che si tratti di un tema che tocca le coscienze ed è naturale che sia necessario sostenere il lavoro degli organi inquirenti, affinché possano al più presto accertare eventuali responsabilità. Mi auguro che – se verranno confermati illeciti nel sistema di gestione degli affidi – vi siano pene esemplari.

Non credo però che vadano demonizzati i nostri servizi sociali e educativi, facendo di tutta l’erba un fascio, non credo che – per quanto un sindaco che conosco e stimo come Andrea Carletti sia stato coinvolto su questioni amministrative – ci siano responsabilità politiche da ascrivere al PD, come alcuni avversari politici hanno deciso di fare in modo smaccato e davvero strumentale.

Esiste in questa vicenda una sola e chiara priorità, a cui tutti dovremmo tendere, indipendentemente dal credo politico: la tutela dei minori. E tutela dei minori significa anche sostenere l’istituto dell’affido, se messo in atto con professionalità e nel rispetto totale dei diritti delle famiglie e soprattutto dei bambini. Questo è quello in cui credo. Ribadisco: se a Bibbiano così non è stato, si faccia chiarezza e si puniscano i responsabili, ma non cadiamo nell’errore di demonizzare il sistema nel suo complesso, perché quello sarebbe imperdonabile.

BUONE VACANZE… REGGIANE

In chiusura un pensiero positivo… Nel mio quotidiano peregrinare nel nostro meraviglioso territorio, da rappresentante reggiana nella commissione agricoltura, sto scoprendo una miriade di eccellenze. Lo dico anche con un filo di sano stupore: conosco molto bene il nostro appennino, la nostra bassa e la zona pedemontana in cui sono nata e cresciuta… Ma avere il privilegio di girare per conoscere le tante realtà associative, imprenditoriali e paesaggistiche ti offre uno spaccato ancora più preciso sia del territorio sia delle persone che lo abitano, lo vivono, lo tutelano e lo fanno crescere.

Per questo, mi sento di consigliare a tutti – durante questo periodo vacanziero – di dedicare qualche ora alla scoperta del nostro territorio, delle nostre specialità enogastronomiche e di alcuni scorci paesaggistici davvero suggestivi.

Non ne cito nessuno per non scegliere ma il nostro è un territorio molto ricco che noi reggiani spesso sottovalutiamo. Perciò… Buone vacanze. Reggiane!