Uova, più competitività per la filiera italiana

In Italia il settore delle uova ha assunto negli ultimi anni un ruolo rilevante nel comparto agroalimentare. Nel 2017 sono state prodotte 12 miliardi e 600 milioni di uova. Sul territorio italiano sono state consumate 13 miliardi e 34 milioni di uova per un consumo pro capite di 215 uova. L’industria pastaria assorbe circa 650 milioni di uova, l’industria dolciaria e dei gelati circa un miliardo, le altre preparazioni industriali circa 350 milioni. A tali cifre devono aggiungersi circa 2,2 miliardi di uova che vengono assorbite dalle piccole e piccolissime aziende artigiane.

Ragioni che mi hanno spinto a presentare in commissione agricoltura una risoluzione per impegnare il governo a valutare l’opportunità di assumere eventuali azioni per rendere obbligatoria la stampigliatura delle uova esclusivamente nel luogo di produzione delle stesse. Ma anche che contribuiscano ad adottare iniziative per prevedere che le confezioni poste in vendita al consumatore finale rechino visibile l’indicazione del Paese di origine delle uova.

Inoltre ho chiesto di adottare iniziative per prevedere che in ogni documento che accompagna la spedizione di uova all’industria alimentare venga dato conto del luogo di origine del bene e che di questo venga informato il consumatore attraverso sistemi di etichettatura volontaria. Senza dimenticare l’incentivo, a mio avviso necessario, di attivare ogni forma di controllo necessario per evitare che uova provenienti da Paesi terzi siano commercializzate come uova italiane.

Insomma credo sia utile favorire ogni intervento finanziario e strutturale utile per incrementare la competitività della filiera avicola e il percorso di qualità già ampiamente intrapreso dalle aziende del settore.