Agricoltura, l’Europa verso la rinazionalizzazione?

Le novità in termini di Politica agricola comunitaria, a pochi mesi dalla chiusura di una legislatura europea che all’agricoltura ha destinato attenzione e risorse, ma anche le paure per una forte ipotesi di rinazionalizzazione e le ombre del populismo antieuropeista che potrebbe avere conseguenze importanti anche per quanto riguarda il mondo agricolo. Temi affrontati nella serata di venerdì 7 settembre, allo “Spazio alle idee” di Festareggio, per un incontro al quale hanno partecipato la Deputata PD Antonella Incerti, membro della commissione agricoltura, l’eurodeputato Paolo De Castro e l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli. Ha moderato il giornalista di Telereggio Paolo Borciani.

E’ stata la padrona di casa Antonella Incerti a introdurre i tanti e importanti temi affrontati durante la serata, annunciando come “a livello nazionale non abbiamo misurato ancora quasi nulla. Abbiamo infatti da poco incontrato ministro Centinaio ma per ora non si è entrato nel merito delle questioni”.

Secondo la Deputata PD “siamo in un momento molto sfidante per l’agricoltura, soprattutto in un’area come la nostra, caratterizzata da grande innovazione, dove è possibile misurare quanto avvenuto negli ultimi anni. Si tratta anche di un momento di grandi cambiamenti, soprattutto climatici, elementi ormai costanti dell’attività delle imprese agricole. Di fronte a questa complessità ci troviamo con un taglio significativo delle risorse europee – il 5% solo nell’ultimo anno – e con una proposta di Pac che mira alla rinazionalizzazione delle competenze. Continuiamo quindi a vedere un approccio che non tiene conto di un contesto molto mutato e di criteri di assegnazione piuttosto discutibili”.

L’eurodeputato De Castro ha approfittato dell’invito della Incerti per ricordare come siano arrivati in Italia circa 7 miliardi di euro all’anno da destinare all’agricoltura. Venendo invece alla proposta di riforma della PAC, sul tavolo oggi l’ha definita “proposta molto radicale che a meno di un anno dalla fine della legislatura è davvero impossibile che venga discussa, votata e approvata. Anche perché propone di desintare le risorse agli Stati membri che poi possono decidere in autonomia dove investirli e come investirli, opzione che darà ovviamente adito ad una discussione vivace e a molti emendamenti”.

Sulla questione è intervenuta anche l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli. “I tempi tecnici per l’approvazione non ci sono – ha detto – ma bisogna stare attenti perché qualcuno vorrebbe approvare almeno lo schema complessivo e i tagli sono importanti. La questione in generale è di ‘coperta corta’ e ritengo che questo non sia il momento di disinvestire sull’agricoltura. Ovviamente la PAC ha un grande peso e bisogna continuare a combattere per portare a casa le risorse che abbiamo: per l’Emilia Romagna si tratta di 500/600 mln di euro all’anno”.

Si è parlato anche di pratiche commerciali sleali, adottate dai colossi internazionali della distribuzione ai danni delle imprese agrolimentari, per cui è in discussione una direttiva che prevede  fattispeci e sanzioni.

E infine un pensiero al voto europeo del 2019, sul quale l’eurodeputato De Castro ha invitato – prima di scegliere eventualmente forze antieuropeiste – a guardare “cosa succederà in Inghilterra nella primavera 2019, quando la Brexit mostrerà davvero i suoi effetti”.