Ritirata la risoluzione ONU, sollievo ma non abbassiamo la guardia

Ritirare la risoluzione ONU che avrebbe voluto su alcuni alimenti l’indicazione a semaforo, con relativi effetti negativi sui mercati di alcuni alimenti che rappresentano eccellenze, anche in termini di alimentazione sana ed equilibrata, è stata accolta da molti di noi con un sospiro di sollievo.

Una vicenda che ci ha creato apprensione e che ci ha spinto ad una mozione unitaria della Camera con la quale abbiamo ripercorso la vicenda chiedendo al Governo di difendere, con la massima determinazione, il settore agroalimentare italiano in tutte le sedi politiche e diplomatiche internazionali, in particolare all’ONU (e nelle sue agenzie come OMS e FAO) e nell’ambito dell’Unione europea. Ma anche ad attivarsi con tutti gli strumenti a sua disposizione nella trattativa all’ONU per contrastare l’ulteriore diffusione dell’etichettatura a semaforo sui prodotti alimentari, al fine di promuovere invece l’utilizzo di sistemi di etichettatura che diano corrette informazioni nutrizionali e indichino l’origine dei principali ingredienti utilizzati.

Senza dimenticare l’impegno nel promuovere campagne per incoraggiare regimi alimentari equilibrati in Italia, dove siano presenti tutti gli alimenti salutari della dieta italiana.

Il fatto che la risoluzione Onu sull’indicazione a semaforo sia stata ritirata se da una parte consola dall’altra certo non ci fa abbassare la guardia. Promuovere la corretta e sana alimentazione, sostenendo produzioni di qualità nel rispetto di valori nutrizionali sintomatici di salute e benessere, resta un principio che sosterrò anche dai banchi della Commissione Agricoltura.