No voucher ma liquidità e semplificazioni in agricoltura

La continuità della filiera agricola e agroalimentare, anche con l’ausilio di tanti lavoratori immigrati rappresenta oggi, in piena pandemia, un elemento irrinunciabile per sostenere la corretta erogazione di alimenti e beni primari a tutta la popolazione. È indispensabile pertanto che il Governo continui a contrastare il caporalato e il lavoro nero in agricoltura, anche valutando la proroga automatica dei permessi di soggiorno per i braccianti regolari. Chiediamo che venga tutelata la salute di tutti i lavoratori della filiera agricola applicando loro le norme per salvaguardare la salute pubblica presenti nei decreti relativi al coronavirus.

L’agricoltura Italiana non si è mai fermata e sta garantendo al nostro Paese la continuità nell’approvvigionamento alimentare. Per queste ragioni, così come per il ruolo di presidio ambientale e sociale, al mondo agricolo dobbiamo sostegno, strumenti adeguati e semplificazioni, tanto più in una fase di emergenza come quella che stiamo vivendo ed alla luce di una possibile criticità nell’approvvigionamento di manodopera per le prossime raccolte.

Non ci convince la riapertura di una discussione sui voucher in questo momento. Pensiamo che siano altre le azioni da poter attivare subito e rispondendo alle esigenze delle imprese e alla tutela del lavoro agricolo.  Già nei giorni scorsi Paolo De Castro ha avanzato la proposta di una smobilitazione delle risorse ferme e non utilizzate tra i fondi non impegnati in ambito comunitario. Condividiamo tale ipotesi su cui Governo e Regioni possono lavorare. Mettiamo il prima possibile a disposizione delle aziende agricole risorse che potrebbero generare una importante iniezione di liquidità finalizzata il più possibile a progetti innovativi

Circa le serie difficoltà rappresentate dalle imprese agricoli per il reperimento di personale occorre facilitare, in condizioni di sicurezza, la mobilità dei lavoratori all’interno dell’UE e mettere in sicurezza sanitaria, e nel rispetto dei protocolli firmati pochi giorni fa, i lavoratori immigrati presenti nel Paese facilitando la loro regolarizzazione e l’emersione da situazioni non trasparenti.

Creiamo velocemente piattaforme agili, come in Francia, che consentano facile incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro agricolo, e costruiamo strumenti per esonero o alleggerimento contributivo finalizzato all’utilizzo di personale che usufruisce di reddito di cittadinanza, pensioni, ammortizzatori.