Ammortizzatori, arriva la proroga grazie al PD

È grazie all’impegno del governo uscente che l’8 maggio scorso è stato deciso un anno di proroga per gli ammortizzatori sociali alle imprese che operano in aree di crisi economica.

Si tratta di un risultato importante, ancor più perché ottenuto in un momento politico tanto complesso come la formazione del nuovo governo, che rappresenta anche un gesto di responsabilità del governo uscente. Una responsabilità verso le tante imprese che ancora non sono uscite dalla crisi economica e i tanti lavoratori che si trovano ad affrontare situazioni delicate determinate dalla carenza di liquidità o dalla riduzione dell’orario di lavoro.

Il decreto, che porta le firme di Paolo Gentiloni e Carlo Calenda, stanzia risorse alle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta nel periodo dall’8 ottobre 2016 al 30 novembre 2017, il cui programma di cassa integrazione straordinaria può così essere concesso, in deroga ai limiti di durata massima, fino al limite massimo di dodici mesi e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2018.

La concessione di tale ulteriore intervento è subordinata alla stipula di un accordo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’intervento del Ministero dello sviluppo economico e della Regione competente; nonché alla presentazione di un piano di recupero occupazionale che preveda specifici percorsi di politiche attive del lavoro concordati con la regione e finalizzati alla rioccupazione dei lavoratori e alla dichiarazione di non ricorrenza delle condizioni per la concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria.