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Riduzione parlamentari, ecco un’altra pessima riforma

Una pessima riforma, intrisa di demagogia e populismo, ma che non risponde alle esigenze reali del Paese. Lo penso e lo dico apertamente, così come abbiamo già fatto dai banchi del parlamento, rispetto alla riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari, una pessima riforma!

Un pasticcio – come l’ha definita il capogruppo PD, Graziano Delrio – che cambia ben poco e fa invece molto male alla democrazia rappresentativa. Dietro non c’è nessun progetto riformista, nessuna riflessione sul ruolo e la funzione del sistema parlamentare. Si continua invece scientificamente, con metodo “chirurgico”, a colpire la democrazia rappresentativa, per come l’abbiamo conosciuta e per come l’hanno scritta i nostri Costituenti.

In linea di principio il Partito Democratico non è contrario alla riduzione del numero dei parlamentari, ma ritiene che la questione debba essere affrontata nell’ambito di una riforma che renda il sistema parlamentare più efficiente e rappresentativo. Non si può mettere mano alla Costituzione, pensando che la questione dell’efficienza delle nostre istituzioni passi attraverso una semplice – e demagogica – riduzione delle spese, quando poi resta fermo l’impianto del bicameralismo perfetto.

La riduzione del numero dei seggi e quindi degli eletti, indipendentemente dal sistema elettorale utilizzato, è destinata a ripercuotersi sull’estensione dei collegi o delle circoscrizioni elettorali, dovendo includere un numero di elettori corrispondente al nuovo rapporto tra rappresentanti e popolazione.

Con la drastica riduzione che si propone (del 36,5 per cento sia alla Camera che al Senato), rispetto ad altri Stati membri dell’Unione Europea con popolazioni di analoghe dimensioni, l’Italia diverrebbe il Paese con il rapporto maggiore tra numero di elettori e parlamentari, ovvero un deputato ogni 150 mila abitanti circa e un senatore ogni 300 mila abitanti. In rapporto alla popolazione oggi, invece, vi è un deputato ogni 96.006 abitanti circa; un senatore elettivo (senza considerare i senatori a vita e i senatori di diritto a vita) ogni

192.013 abitanti circa.